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un punto d'ascolto al tempo del distanziamento sociale

Durante la prima quarantena, nella primavera del 2020, quando tutto il mondo stava chiuso in casa e lo spettacolo dal vivo sembrava essere un pallido ricordo, Gli Omini sentivano l'esigenza di continuare ad ascoltare, scendere per strada, incontrare le persone, convinti che il teatro possa ricucire la distanza e rieducare alla condivisione. Avvertivano il rischio della diffidenza e dell’abitudine al distacco, l'assecondare l'isolamento.

Per questo, mentre i teatri erano chiusi, Gli Omini si sono inventati Posto di Sblocco, un progetto d'indagine video, per poter continuare ad essere in stretto contatto con il pubblico.

Grazie alla produzione del Teatro Metastasio di Prato e la collaborazione con il collettivo cinematografico John Snellinberg, le prime due stagioni di Posto di Sblocco, parlano di Prato e sono andate in onda su TV Prato.

Qui sotto trovate tutti gli episodi, ognuno è il ritratto intimo, comico e malinconico, di un quartiere e dei suoi abitanti.

Mai come adesso ci pare evidente il bisogno di parlare e di ascoltare. Sfoghi, prospettive, mancanze, paure, possibilità. Mai come adesso è importante che il teatro si metta a disposizione della comunità. Prenderemo spunto da Lucy Van Pelt. Non per i modi, nè per i 5 cents. Per l’idea. Tireremo su un baracchino, uno scalcagnato centro d’ascolto a disposizione del paese, del quartiere o del condominio nel quale applicheremo il progetto. Ascolteremo chiunque voglia parlare. Le interviste saranno filmate e ad ogni luogo restituiremo un ritratto, fatto delle storie e degli sguardi dei passanti.


Scheda tecnica

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